Rugbylja Magazine ha intervistato il curatore di questo blog parlando di come comunicare il rugby. Ecco le mie parole.
Se parliamo di comunicazione e rugby, di raccontare la palla ovale bisogna differenziare i vari livelli di storytelling. Perché per capire i guai del rugby bisogna guardare anche all’impatto mediatico e capire dove sono le colpe.
Iniziamo dai grandi giornali, sia quelli generalistici sia quelli sportivi. Purtroppo qui di rugby se ne vede ben poco, tolto il periodo del 6 Nazioni, e i motivi sono semplici. Gli editori vogliono vendere e, dunque, i direttori vogliono che si scriva di temi che vendono. E se parliamo di sport in Italia vendono due temi: la fi*a e le vittorie. Spazio, infatti, lo hanno gli sport femminili dove ci sono atlete da copertina (dal nuoto alla pallavolo, passando ultimamente per lo sci o il tennis, o rare eccezioni come Dorothea Wierer) e gli sport dove gli italiani vincono. Ecco spiegato perché il rugby latita. Se non vince la nazionale – o le due franchigie – non aspettiamoci spazi su Gazzetta & co..
Però, devo essere sincero. Tu mi chiedi se c’è un modo diverso di raccontare il rugby e io ti rispondo che sì, c’è, se il rugby volesse venir raccontato. So che ora farò incazzare alcuni colleghi e amici, ma io sono convinto che il primo motivo per cui i media non cagano il rugby è perché chi dovrebbe raccontare il rugby non lo fa. Parlo degli uffici stampa, dal più alto livello ai club d’Eccellenza, senza dimenticare quei club i cui comunicati riguardano solo lutti. E’ inutile lamentarsi che i giornaloni non parlano del rugby, se il rugby non va dai giornalisti a farsi conoscere. Continua a leggere su Rugbylja Magazine.
Foto – Pexels
L’hai toccata piano.. 🙂 Comunque Balotelli e Maxime con lo jus soli c’entrano niente: col razzismo e le pantegane, sì.
Almeno non hai offeso i tuoi colleghi considerandoli degli inetti da copia e incolla…il mondo del rugby in Italia è veramente strano..
tutto giusto, segnalerei che per prima la stampa locale, anche dove i risultati potrebbero spingere, vende ben altro che il rugby. il lavoro dovrà essere lungo ed impegnativo
A Parma la Gazzetta, ancora molro letta e onnipresente negli esercizi pubblici di città e provincia, alle Zebre dà ampio spazio nella pagina sportiva. Con il coseguente esurito al Lanfranchi.